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N. 2018/3 - Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management

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N. 3-2018.
Parte prima: Atti del workshop istituzionale "Digitalizzazione e privacy. Prospettive e criticità per la definizione di un'agenda dei lavori nazionale". A cura di Andrea Lisi
Parte seconda: Trasformazione digitale, telelavoro, indagine statistica, big data, assicurazioni, regolazione, blockchain. A cura di Donato A. Limone

Questo numero si articola in due parti. La prima, comprende gli Atti dell’incontro su “Digitalizzazione e privacy: prospettive e criticità per la definizione di un’Agenda dei lavori nazionale” (27 novembre Roma) organizzato dal “Gruppo di Lavoro per la Governance Digitale” promosso da Anorc Professioni e Anorc Mercato insieme ad uno dei suoi componenti più prestigiosi, Banca d'Italia. La presentazione degli atti è a cura di Andrea Lisi coordinatore scientifico dell’incontro. Gli interventi di questo incontro sono pubblicati in modalità multimediale.
La seconda parte comprende diversi contributi.
“La trasformazione digitale nelle pubbliche amministrazioni. Appunti per il Governo e per il Parlamento: anno 2019”. E’ un articolo di Donato Limone. Anno 2019: siamo al bivio; negli ultimi 10 anni ci sono stati maldestri tentativi di avviare progetti per il “cambiamento”; navighiamo a vista, siamo pieni di “carte” e pieni di “files” senza senso; i servizi in rete stentano a decollare; non operiamo con “modelli di dati”, è ancora forte il paradigma della centralità delle “macchine” contro la “centralità dei dati”; le nostre burocrazie sono pachidermi procedurali, la semplificazione non è un valore organizzativo; carente la formazione dei dipendenti per la trasformazione digitale. Siamo in grado di scambiare dati e di operare nella logica della cooperazione informatica? Quanta ridondanza di dati/documenti? Costi elevati di una burocrazia mista analogica/digitale (né carne né pesce). La dirigenza vuole “veramente” questa trasformazione? La politica ha compreso il valore istituzionale e socio-economico di questa trasformazione? Non bastano interventi regolatori del Governo fuori “contesto”; il Parlamento non ha una visione di base comune in tema di “digitale”, interviene in modo “frammentario”. Anno 2019: o si cambia oppure l’amministrazione pubblica ha perso definitivamente questa grande occasione. Non è una visione pessimistica ma realistica, sulla base dei “fatti”.
Di Wanda D’Avanzo le “Note su telelavoro e smart working nella pubblica amministrazione”. Il telelavoro è una particolare modalità di esecuzione della prestazione di lavoro, caratterizzata dal fatto di essere svolta prevalentemente al fuori del posto di lavoro tradizionale, utilizzando le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Elementi caratterizzanti del telelavoro sono la delocalizzazione dell’attività lavorativa e l’utilizzo delle nuove tecnologie. La prestazione avviene in luogo diverso dalla tradizionale sede di lavoro, in modo da non richiedere la presenza del lavoratore nell’ambiente dell’ufficio o dell’azienda.
L’articolo di Pasquale Sarnacchiaro e Roberta Di Gennaro “Un’indagine statistica per l’analisi del gradimento del bonus irpef” riguarda il cd bonus degli 80 euro introdotto con il decreto legge n.66 del 24 aprile 2014. Gli obiettivi della ricerca sono da un lato misurare il gradimento verso il bonus e dall’altro confrontare, sempre in termini di soddisfazione, tale intervento con ipotetici scenari alternativi. A tal fine è stata condotta una ricerca campionaria che ha riguardato 532 cittadini.

Di Paolo Pastore l’articolo su “La qualità della regolazione come strumento per la competizione”. A partire dalla fine degli anni 80 le istituzioni internazionali hanno prestato particolare attenzione ai temi della riduzione degli oneri amministrativi, della semplificazione normativa e dell'analisi di impatto della regolamentazione. Nel corso degli anni si è assistito ad una crescita del numero delle leggi e dei regolamenti, dei carichi regolativi che gravano sulle attività di cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche e ad una complessità degli adempimenti burocratici imposti per assicurare e verificare il rispetto di tali regolazioni. Tutto ciò ha comportato un forte impatto sulla crescita e sulla competitività del singolo paese. Le policies adottate da diversi paesi hanno tentato di dare una risposta alla domanda se una deregolamentazione sia da preferire una corretta ed efficace politica di regolazione. La risposta ritenuta più valida è nella ricerca del giusto equilibrio tra regolazione e buona qualità della formazione.
Giovanni Di Trapani presenta due contributi: il primo sui big data driven marketing; il secondo, sui big data analitycs relativi ai servizi assicurativi digitali. Li abbiamo pubblicati in questo numero in quanto l’argomento riguarda i big data e il settore assicurativo.
Nel primo contributo ( Big Data Driven Marketing: innovazione e cambiamento nel settore assicurativo) l’autore si occupa del settore assicurativo dove i Big Data stanno assumendo un ruolo sempre più importante, le peculiarità di questi stanno incidendo, infatti, in profondità in tutto il settore modificandolo in termini di innovazione e di cambiamento. Tali valutazioni possono essere fatte partendo dall’analisi delle profonde modifiche che il comportamento dei clienti ha assunto anche in relazione al business assicurativo. Attraverso un efficace analisi dei Big Data è sempre più possibile, infatti, assumere decisioni in grado di generare un pieno coinvolgimento dei clienti e stringere così relazioni sempre più proficue. Anche nel settore assicurativo, lo studio e l’analisi dei Big Data consentirà agli assicuratori una sempre più efficace gestione dei rischi associati ai diversi mercati, bilanciando in modo competitivo gli interessi, gli impegni e le responsabilità dei clienti. Il lavoro illustra come le compagnie assicurative hanno modificato l’approccio all’analisi dei dati; passando all’individuazione di approcci innovativi superando ad esempio le tecniche algoritmiche di rilevazione delle frodi incentrate per lo più sui passati sinistri.

Nel secondo saggio (Il ruolo della Big Data Analytics nella trasformazione digitale dei servizi assicurativi) l’autore si occupa dell’ impatto della tecnologia digitale che sta cambiando profondamente il settore assicurativo ed è tra i settori economici quello che sembra aver meglio compreso le potenzialità dei Big Data. Le compagnie assicurative stanno implementando progettualità volte ad una migliore profilazione del clientela ed ad un’ottimizzazione interna dei rischi. Le tecnologie digitali associate alla gestione del Big Data rappresentano un acceleratore del business assicurativo; i più grandi ostacoli per estrarre valore dai dati e per realizzare efficienti analytics che le imprese assicurative si trovano ad affrontare hanno un carattere prettamente organizzativo. La Big Data Analytics sta cambiando il profilo degli investimenti che le compagnie hanno compiuto sui tradizionali progetti di business analytics e sta alimentando lo sviluppo di nuove iniziative strettamente int erconnesse alle trasformazioni introdotte dall’IoT.
Di Annagiulia Di Pasquale pubblichiamo la tesi di laurea “Cryptocurrencies: return’s analysis using Kalman filter”. Il fenomeno Bitcoin ha cominciato ad espandersi a macchia d’olio quando esperti di finanza e non hanno cominciato a specularci. Ma quali sono i fattori che permettono che il prezzo del Bitcoin salga vertiginosamente? C’è un modello secondo il quale è possibile predire l’andamento ed evitare quindi una perdita dovuta al repentino innalzamento del prezzo? L’applicazione del filtro di Kalman, filtro utilizzato in ambito ingegneristico, ha permesso lo studio di questo andamento basandosi su una serie storica di prezzi osservati in un periodo di cinque anni dal 2013 al 2017. L’utilizzo del filtro ha fatto sì che, nonostante ci fossero delle perturbazioni immisurabili, si potesse analizzare il sistema sia prima che queste perturbazioni avvenissero sia dopo. È stato quindi possibile effettuare una stima delle variabili inosservate utilizzando la funzione di probabilità congiunta. Infine, la minimizzazione dell’errore ha fatto sì che la predizione fosse molto vicina alla misura reale.

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