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N. 2021/3 - Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management

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N. 3-2021.
Il sistema sociale del diritto oggi - Algoritmi e Pubblica Amministrazione - Performance aziendali - Persone e lavoro - Deregulation emergenziale, affidamenti pubblici e anticorruzione - Il sistema documentale digitale delle P.A. - Automotive: problematiche giuridiche ed etiche

L’articolo di Pasquale Luigi Di Viggiano ha la finalità di trattare il rapporto tra “Modernità e sistema sociale del diritto”. Tema di particolare attualità. Le acquisizioni, i concetti e il diverso modo di osservare la società che qui vengono proposti, nel tentativo di descriverne la semantica e il funzionamento, si collocano nelle riflessioni e nelle analisi storico-concettuali di ciò che è stato inteso evolutivamente come “moderno”. Un breve percorso di osservazione di questa evoluzione semantica potrà essere utile a descrivere il tempo presente, inteso come “Società dell’informazione e della comunicazione”, caratterizzata da scelte innovative, veloci mutamenti tecnologicamente orientati, sconosciuti in altre epoche e con un impatto significativo sui sistemi sociali e, perciò stesso, protesa verso una dimensione temporale futura rischiosa. Il sistema del diritto, in particolare, anche a causa della scarsa capacità strutturale di evolvere della sua struttura in tempi brevi, soffre di un ritardo che palesa questa difficoltà ad adeguarsi. In tema di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni il contributo di Marco Mancarella (Algoritmi e pubblica amministrazione: tra esigenza di trasparenza e fondamenta nel CAD). Sull’ affermazione dell’algoritmo in ambito pubblico non vi è stata, ad oggi, una precisa attenzione legislativa, ragione per la quale la giurisprudenza amministrativa ha inteso sopperire con una serie di arresti particolarmente innovativi negli ultimi anni; il contributo ricostruisce questa evoluzione giurisprudenziale, nei suoi aspetti più essenziali. Luca Ferrucci e Cecilia Chirieleison in “Persone e lavoro: le diverse possibili interpretazioni economiche” propongono dieci diverse interpretazioni economiche presenti nella letteratura sul tema dell’analisi del mercato del lavoro. Si tratta di prospettive interpretative assai diverse tra di loro che però impattano, in modo altamente differenziato, sulle decisioni dei policy makers in termini di regolamentazione del settore. In definitiva, viene mostrato il legame assai stretto tra convinzioni e presupposti teorici sul tema del lavoro e la sua conseguente regolamentazione pubblica. La corporate social responsibility (l’articolo di Tommaso Fornasari “L’impatto dei comitati di responsabilità sociale nelle performance aziendali”) ha assunto un ruolo chiave negli ultimi decenni: le aziende di tutto il mondo, dalle più grandi alle più piccole, devono, infatti, far fronte alla crescente richiesta di sostenibilità proveniente dalle istituzioni internazionali e nazionali. Le società sono chiamate a ripensare le proprie strategie di business e ad adattare i propri modelli di gestione, ispirandosi ai principi dello sviluppo sostenibile: una visione sistemica e integrata delle dimensioni economica, sociale e ambientale sembrerebbe essenziale per garantire un’efficace strategia di sostenibilità del governo d’impresa. L’adozione di una strategia di sostenibilità presuppone un cambiamento nell’approccio di governance basato sull’integrazione tra performance economiche, sociali e ambientali, la cui criticità ha talora indotto le imprese all’istituzione di un comitato ad hoc. La finalità di questo articolo è quella di studiare lo stato dell’arte della corporate governance delle maggiori società quotate a livello europeo, questa ricerca indaga se la costituzione dei comitati di sostenibilità, in seno agli organi amministrativi, influenzi i risultati finanziari della società. Di Franco Sciarretta due interventi su tematiche specifiche. Il primo, su “Deregulation emergenziale degli affidamenti pubblici e prospettiva anticorruzione”). In ambito pubblico, l’estensione del concetto di corruzione è diversa e più ampia (rispetto a quella penalistica), venendo definita efficacemente con l’espressione maladministration. Con questo termine si ricomprendono una pluralità di comportamenti devianti, comprensivi sia di quelli enucleati da norme amministrativo-disciplinari, sia di quelli che danno luogo all’assunzione di decisioni di cattiva amministrazione. Nel settore dei contratti pubblici, la corruzione rappresenta un fenomeno radicato e persistente, condizionato dalle dinamiche sociali, storiche ed economiche, rispetto al quale è convinzione acquisita che occorre tenere costantemente alta l’attenzione. La varietà delle forme di corruzione e la diffusione capillare delle relative dinamiche giustifica le preoccupazioni riguardo a meccanismi di deregulation nell’affidamento dei contratti pubblici ai quali è stato dato l’avvio con la recente legislazione. Il secondo contributo di Franco Sciarretta (“Il regime giuridico variabile della fase di esecuzione dei contratti pubblici e il riparto di giurisdizione”) Il codice del processo amministrativo attribuisce alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie inerenti alle procedure di affidamento di pubblici lavori, servizi, forniture, svolte da soggetti comunque tenuti, nella scelta del contraente, all’applicazione della normativa comunitaria ovvero al rispetto dei procedimenti di evidenza pubblica, ivi incluse quelle risarcitorie, con estensione alla dichiarazione di inefficacia del contratto a seguito di annullamento dell’aggiudicazione (art. 133, comma 1, lett. e, n. 1). La fase precontrattuale, che si conclude con l’aggiudicazione, è interamente assorbita nella cd. evidenza pubblica sottoposta alle regole e ai principi pubblicistici, con riconoscimento alla amministrazione committente di poteri discrezionali che incidono sulle situazioni soggettive degli aspiranti contraenti in termini di interesse legittimo. Secondo l’impostazione tradizionale, dal momento della stipulazione del contratto, però, l’amministrazione diviene parte contrattuale e in tale veste esercita la propria capacità giuridica, assumendo una posizione di tendenziale parità con la parte privata. Nella fase esecutiva del rapporto, l’amministrazione agisce, per regola, non già nell’esercizio di poteri amministrativi, bensì nell’esercizio della propria autonomia negoziale, producendosi ricadute in punto di disciplina giuridica e di riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario. Nella seconda parte della Rivista pubblichiamo due abstract di tesi finale di master: di Francesco Biccheri un lavoro su “Le nuove linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici”; di Flora Tozzi il contributo su “Veicoli connessi e autonomi: pericoli dietro la prossima curva? Questioni tecniche, etiche e giuridiche”, Pubblichiamo infine gli atti del seminario su “Storie di Donne, di Scienza e di Vita” tenuto il 27 ottobre 2021 promosso nell’ambito di 4 Weeks 4 Inclusion da Gruppo Pragma e Didael KTS, in partnership con Women&Tech.

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