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Supporto nutrizionale nei pazienti con cachessia neoplastica e affetti da neoplasia polmonare in trattamento con immunoterapia

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Prezzo: 7.00
ISBN: 9791280503640

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A conclusione del percorso formativo, la Dott.ssa Valeria Argiolas presenta il suo Project Work, assistita dal docente tutor Prof.ssa Giuliana Carta.

Spesso la diagnosi del carcinoma polmonare viene fatta quando il tumore si trova in uno stadio avanzato e i pazienti presentano uno stato nutrizionale deficitario che può andare dalla malnutrizione grave alla cachessia neoplastica.
Queste condizioni, unitamente allo stato infiammatorio e a livelli basali di vitamina D inferiori alla norma, oltre a causare la progressione del tumore, possono compromettere l'efficacia del trattamento immunoterapico (ICI). Lo studio ha coinvolto 37 pazienti affetti da tumore del polmone in fase avanzata e trattati con immunoterapia. Nonostante l'ICI abbia migliorato la prognosi, una percentuale significativa non ha beneficiato del trattamento. I pazienti, inoltre, presentavano cachessia alla diagnosi. Lo scopo dello studio è stato quindi quello di valutare il ruolo dei parametri di stato infiammatorio e nutrizionale, tra cui la sarcopenia, e lo stato della cachessia, come fattori prognostici e predittivi per identificare chi, tra i pazienti, potrebbe beneficiare o meno del trattamento immunoterapico.
I risultati hanno dimostrato la correlazione negativa dell'infiammazione e dello stato nutrizionale deficitario con la risposta clinica e la sopravvivenza nei pazienti con tumore polmonare; inoltre, hanno anche mostrato che gli indici infiammatori e lo stato nutrizionale hanno un valore predittivo della PFS (sopravvivenza libera da progressione di malattia).

 

Dott.ssa Valeria Argiolas

Mi chiamo Valeria Argiolas e sono nata a Cagliari nel 1969. Attualmente lavoro come Infermiera in un laboratorio d’analisi privato, questo incarico si colloca in un nuovo percorso professionale iniziato il 30 dicembre 2022 quando ho rassegnato le dimissioni dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari dove ho lavorato come infermiera dal 2013. Comprendere le mie esperienze lavorative e le motivazioni che mi hanno spinto a compiere delle scelte piuttosto che altre richiede un lungo passo indietro. Nel 1988 conseguo il diploma presso l’Istituto Tecnico femminile di Cagliari “Grazia Deledda”, ad indirizzo biologico sanitario, riportando la votazione di 52/60. Mi iscrivo nella facoltà di Scienze Biologiche dell’Università di Cagliari e dopo alcune difficoltà conseguo la laurea nel 1996 con la votazione di 105/110 con una tesi riguardante la migrazione del Fenicottero Rosa nel bacino del Mediterraneo.
Inizio quindi un percorso originale per i biologi di allora ovvero frequento l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Cagliari ed inizio ad apprendere le tecniche di estrazione ed amplificazione del DNA. Nel 2000 ricevo il primo incarico come CTU del Tribunale di Cagliari e avvio l’attività libero professionale per i tribunali sardi fino al 2015, fornendo il mio contributo alla risoluzione di casi con analisi genetico-forensi dei reperti biologici e accertamenti di paternità in ambito penale e civile. Nel 2006 mi iscrivo alla  facoltà di Infermieristica dell’Università di Cagliari e dopo tre anni trascorsi come studentessa lavoratrice conseguo la laurea riportando la votazione di 110/110 e lode. Lo stesso anno, il 2009, nasce mio figlio che ad appena 1 mese e mezzo di età assiste alla discussione della mia tesi!
Nel 2010 inizia la mia esperienza lavorativa come infermiera, maturo esperienza in vari reparti: Neurologia, Centro trapianti midollo osseo, Geriatria, Rianimazione, Medicina generale e d’Urgenza ed infine Oncologia. Durante un evento Ecm on line, rimango particolarmente colpita dalla relazione DNA, alimenti e malattie, mi iscrivo al Master in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione applicata presso l’Università Unitelma. Nel reparto di oncologia, come già era accaduto nel centro trapianti, sento riemergere fortemente la formazione come biologa e la necessità di andare oltre la preparazione e la somministrazione delle terapie: qual è la funzione delle stesse all’interno delle cellule? Decido di rimettermi in gioco e lascio il posto pubblico con l’auspicio di iniziare un nuovo percorso professionale, termino il master in Nutrizione e il 3 ottobre scorso discuto la tesi dal titolo: Supporto nutrizionale nei pazienti con cachessia neoplastica e affetti da neoplasia polmonare in trattamento con immunoterapia. Il mio intento ora è proprio quello di proseguire la formazione come nutrizionista, soprattutto in ambito oncologico.

 

Prof.ssa Giuliana Carta

Laurea in Medicina e Chirurgia (1998), specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (2002), Frequenza Master Esperienziale in Counseling per l’Età evolutiva (2008), Formazione in Medicina Generale (2011).
Ha frequentato l’Unità Operativa di Diabetologia Ospedale S. Camillo Forlanini per circa 20 anni.
Ha svolto la professione di assistente di volo Alitalia per 18 anni. Questo le ha permesso di incontrare etnie diverse e osservare lo sviluppo delle relative culture alimentari a seconda della latitudine ed in seguito osservare come la “globalizzazione” modificasse la risposta socio ambientale.
Durante il corso di laurea e con la specializzazione si è sempre più appassionata ai temi della Nutrizione (dalla Nutrizione Artificiale ai Disturbi del Comportamento Alimentare, alle Malattie Cronico Infiammatorie Intestinali, Diabete, Dislipidemie, Patologie Epatiche e Renali), fondendo il bagaglio multiculturale e la disciplina scientifica.
Attualmente collabora come nutrizionista con attività libero professionale presso il Campus Biomedico di Roma. Svolge attività di docenza. Esercita attività privata come Nutrizionista.

info@clioedu.it

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