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BiCoBa 2018 - Analisi, riflessioni e proposte per la tutela e la crescita di una professione.

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Dopo la prima edizione del 2016 che ha visto partecipare numerose organizzazioni, Bari ripropone la seconda edizione del CONGRESSO NAZIONALE TRASVERSALE DEL CONDOMINIO, dando alla manifestazione una cadenza biennale definitiva e ribattezzandola BiCoBa.

Un format rivisitato che punta al lancio di proposte innovative, tavoli di confronto, proposte ed analisi a tutela della categoria.

 

I TAVOLI DI LAVORO

  • "Ipotesi di riforma della riforma: cosa cambiare e cosa salvare della legge n. 220/2012."
    Alla distanza di oltre cinque anni di applicazione della legge n. 220, ci si interroga sulla necessità di una rivisitazione del quadro normativo di riferimento alla luce dei fallimenti del Legislatore del 2011 e dei nodi che la riforma ha man mano presentato agli addetti ai lavori. Non solo il contenzioso non è diminuito ma la schizofrenica e contrastante giurisprudenza di merito formatasi in questi anni su alcuni temi suggerisce di mettere mano alla riforma, con l'auspicio che ciò possa avvenire prestando orecchio agli addetti ai lavori. Secondo altri non vi è alcunché da correggere. Questo tavolo di lavoro nasce con l'obiettivo di condividere una proposta comune.

  • "D.M. 140/2014: difetti, limiti e pregi. Ipotesi di un protocollo condiviso."
    Secondo molti addetti ai lavori il D.M. n. 140 si è rivelato insufficiente rispetto alle reali necessità di formazione e competenza dell'amministratore di condominio di oggi. Tuttavia, in pochi hanno osato e in tanti si sono adeguati alle 72 ore. Tante le difficoltà: dai costi troppo elevati di una formazione di eccellenza ai prezzi stracciati dei corsi online, dai responsabili scientifici ai formatori improvvisati e privi di requisiti alla formazione fuori controllo. Da qui l’esigenza di un tavolo di lavoro che possa portare ad un protocollo condiviso per l'accrescimento comune dei professionisti iscritti alle diverse Sigle.

  • "Dalla legge 4/2013 alle Certificazioni. Albo sì, Albo no. Registro sì, Registro no."
    La legge 4 ha consegnato a tutti, dalla sera al mattino, l'appellativo di "professionista" e questo ha fatto il paio con la certificazione UNI della professione. È sufficiente questo per far assurgere una categoria a veri professionisti? Quanto percepisce il cliente di tutto ciò? Quale il vero valore della certificazione UNI? Esiste una concreta novità di interesse a seguito dell'entrata in vigore della legge 4? E quante associazioni onorano la ratio di questa norma? Quali i limiti di tutto ciò e quali le possibilità di un Albo degli Amministratori? Risponderà a queste e ad altre domande il tavolo tecnico sulla regolamentazione della professione, potendo contare sulle esperienze maturate sino ad oggi da parte di tutte le associazioni

  • "Deontologia dell'Amministratore: l'idea di un codice etico comune."
    La deontologia è quella cosa di cui si parla tanto ma che si pratica poco. L'arte di pochi di saper conciliare etica e doveri professionali deve divenire l'arte di molti, anzi, di tutti. Questo tavolo di lavoro nasce con l'obiettivo di condividere un Codice Etico comune al fine di arricchire la qualità della competizione e dei rapporti con colleghi e clienti. Un codice etico che guardi alla reputazione collettiva di una categoria troppo spesso vittima di scellerati atteggiamenti di pochi che opacizzano, però, il lavoro di tutti. Deontologia, equo compenso e dignità del professionista. È necessario smentire i peggiori stereotipi e luoghi comuni e dare prova di una crescita di onestà intellettuale.

  • "La Federazione come fronte comune."
    La frammentazione della rappresentanza della categoria rappresenta un fattore negativo o può essere un arricchimento grazie alle diverse esperienze e alle numerose prospettive? È possibile, con le proprie diversità, riuscire a fare fronte comune verso le Istituzioni e il Legislatore per tutelare gli interessi di tutti gli iscritti? Realtà o illusione a causa di uno sterile antagonismo che segna da anni il comparto? Può la Federazione fungere da contenitore di interessi comuni e rendere la rappresentanza unita e capace di esprimere un pensiero politico condiviso? Questo tavolo di lavoro nasce non solo per riflettere su questi temi ma anche per valutare la possibilità di darvi concretamente seguito.

  • "Il Revisore condominiale."
    A cinque anni di distanza dall'entrata in vigore della figura del revisore della contabilità condominiale è necessario fare il punto sullo stato dell'arte di questa professione. Elemento di terzietà e garanzia può e deve essere di ausilio alla ricomposizione del rapporto fiduciario tra condomini e amministratore, evitando di prestarsi a strumentalizzazioni di sorta. I livelli di preparazione e competenza devono essere di alto profilo ma l'assenza di regolamentazione lascia spesso campo ad improvvisati. Il ruolo delle associazioni e la definizione di protocolli comuni possono essere di buon viatico?

info@clioedu.it

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